Secondo anniversario per la blockchain di EOS

Oggi ricorre il secondo anniversario della blockchain di EOS. Nel 2018 la prima versione di EOSio, Dawn, fu lanciata insieme alla versione 1.8.1. Da allora progressi sono stati fatti.

Ripercorriamo il momento e le date più interessanti di questa blockchain.

Il percorso di EOS inizia nel 2017 quando, sempre a giugno, fu aperta al pubblico la sua ICO (Initial Coin Offering) che raccolse oltre 4 miliardi di dollari, record ancora imbattuto.

Nel settembre dello stesso anno furono lanciate le diverse testnet fino a quando il primo giugno 2018 non venne lanciato eosio sulla mainnet permettendo a tutti di potersi interfacciare con la blockchain, che aveva anche una sua costituzione.

Un mese dopo, a luglio, ci fu il primo gioco creato sulla blockchain di EOS, Knights for EOSIO, portando la blockchain a livelli che non si erano visti prima, con una base di utenti impressionante per l’epoca.

A novembre del 2018 fu lanciata a prima stablecoin, CarbonUSD, anche se attualmente non è molto utilizzata ed ha preso il sopravvento invece la stablecoin EOSDT in cui è possibile bloccare i propri EOS o token pBTC, quindi bitcoin, per ottenerla.

Nel 2019 i progressi furono notevoli, a partire dal lancio del referendum in cui tutti gli utenti possono votare e creare il proprio referendum. La blockchain di EOS raggiunse il milione di account creati e rese nota la nuova costituzione EUA (EOS User Agreement). A maggio andò live REX (Resource Exchange), che ha consentito di livellare i costi per gli sviluppatori permettendo di prendere in prestito risorse a poco prezzo.

Inoltre, esattamente un anno fa, veniva lanciato il progetto di Voice il social network decentralizzato di EOS. Altre novità sarebbero seguite, come l’hard fork della rete con una nuova versione del sistema.

Non sono mancati gli incidenti di percorso: mentre la rete si era da poco aggiornata, block.one fu sanzionata dalla SEC per 24 milioni di dollari.

Il primo novembre 2019, partì lo smart contract EIDOS che ha messo in ginocchio la rete, sovraccaricandola, creando non pochi problemi in quei giorni. 

Non possiamo non citare anche il lancio del libro Mastering EOS (gratuito e disponibile su Amazon anche in inglese).

Il 2020 vede una partenza rapida, con Liberland che utilizzerà la blockchain di EOS. Nel giorno di San Valentino è stato lanciato il social network Voice, a marzo invece c’è stato il record delle transazioni con oltre 100 milioni eseguite in 24 ore, ed infine un paio di giorni fa block.one ha votato sulla blockchain di EOS, scegliendo 10 Block Producers diversi, che saranno ruotati nel tempo.

I progetti sono ancora tanti da lanciare ed integrare. Ricordiamo che Voice è operativo solo negli Stati Uniti e si dovrà espandere in tutto il mondo. EOS è a lavoro anche su un sistema di identità digitale brevettato che permetterà di sostituire la KYC (Know Your Customer), su tanti progetti in ambito finanza decentralizzata (DeFi) e sull’interoperabilità con le altre sister chain. 

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Questo articolo è proveniente dalla Redazione di The Cryptonomist Magazine Digitale diretto da Amelia Tommasicchio: una delle testate specializzate tra le più seguite nel mondo delle Cryptovalute e della DeFi

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